Come imparare a disegnare
Come imparare a disegnare ma, prima di tutto, perchè?
Vorrei essere pittore, più che artigiano delle parole, stamani. Nella nebbia si stagliano, con i loro grandi abbracci muschiosi, i rododendri giganti.
Lo scriveva Tiziano Terzani, giornalista e scrittore italiano. Come lui, molte persone desiderano saper disegnare, per rappresentare quello che stanno vedendo o immaginando, prima che l’immagine svanisca. I motivi per cui disegnare sono tanti, uno, come in questo caso, è legato al “ricordo”.
Terzani ha lasciato alcuni schizzi e acquerelli, ma la maggior parte delle persone nemmeno prova a disegnare, tagliando corto con un “Ma io non riesco“, come fosse una capacità con cui si nasce o meno, fine della storia.
Eppure non è così. Prima di tutto, disegnare non è una questione di “mano”, ma di “percezione”, di “come vediamo con gli occhi”.
Imparare a disegnare è come imparare a scrivere. Ricordate che lettere facevamo in prima elementare? Tremolanti, sforme, sgangherate. Certo, il disegno è fatto di molte linee e sfumature, ma il meccanismo per imparare è lo stesso: prendi carta e matita e disegna, disegna, disegna.
Perché alcune persone riescono fin da piccole a disegnare meglio di altre?
Come accennavamo, è una questione di percezione, cioè è necessario saper guardare 5 cose:
– i contorni
– gli spazi
– i rapporti
– luci e ombre
– l’insieme
Alcuni bambini sono più attenti nell’osservare e nel “rielaborare ” la realtà in forme semplici, in modo da saperle portare sulla carta.
Faccio un esempio.
Disegnare una mano è tra le cose più difficili, per chi si approccia alle matite. Se guardi una mano dal vivo, avrai difficoltà a disegnarla, ma se guardi un fumetto di Topolino, ti sembrerà molto più fattibile copiare le dita grosse e stilizzate. Più la realtà è semplificata, più è facile imitarla. Guarda di seguito come si passa da uno schema base, a una mano semplice.
Per imparare a disegnare, quindi, bisogna prima di tutto saper osservare, percepire i contorni e poi provare a portarli sulla carta.
L’altro passo è allenare il coordinamento occhio-mano.
Hai mai provato a disegnare un cerchio a mano libera? Sai esattamente com’è fatto un cerchio, non è difficile eppure, quando provi a disegnarlo, viene fuori un ovale o qualcosa di informe. L’occhio e la mano devono allenarsi a lavorare insieme in maniera coordinata e, per farlo, devi dedicare loro amore e pazienza, un po’ come due persone che cercano di conoscersi meglio. Un esercizio utile, per iniziare, è il ricalcare linee tratteggiate di forme curve, cercando di essere precisi (come gli esercizi di pre-grafismo che si fanno alle materne, per preparare i bambini alla scrittura).
Un altro esercizio utile è, naturalmente, copiare. Sembra sciocco, ma molte persone si scoraggiano proprio perché provano a disegnare senza avere un’immagine di riferimento. Anche i più grandi artisti hanno modelli, dal vivo o in foto.
Copia altri disegni, scegli i disegnatori che ti piacciono di più e imita il loro tratto, fallo più e più volte e vedrai che i miracoli verranno fuori.
La questione della motivazione.
C’è poi la questione della motivazione: se non insegui una grande passione, potresti perdere interesse nel disegno, perché non ti andrà di stare ore da solo a provare. Se però una vocina in fondo ti dice “Caspita, però sarebbe così bello imparare”, allora segui questo ultimo consiglio: cerca compagni di avventura.
Non c’è nulla di più stimolante che essere in due o più a condividere esperienze, come chi va a correre insieme al parco e, se non fosse per l’altra persona, magari sarebbe a letto a poltrire.
Cercate amici che si esercitino con voi, oppure iscrivetevi a un corso di disegno e vedrete succedere tre cose:
– imparerete a disegnare,
– vi divertirete, senza provare noia,
– scoprirete la gioia di avere del tempo tutto per voi, in cui rilassarvi ed essere consapevoli.
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